Rimini è tra le città della Romagna dove si trovano i migliori piatti tipici e le grandi interpretazioni di tutta la cucina italiana.
Parliamoci chiaro: dopo essere stati tutto il giorno al sole non c’è niente di meglio che assaporare i gusti della Romagna. Dalla piadina con squacquerone, rucola e prosciutto ad una cena a base di pesce, le scelte sono tante e soddisfano tutti i palati.
La piada è il simbolo tipico della città, sottile come piace ai riminesi (perché salendo verso nord lo spessore aumenta) e farcita con tutto: dagli affettati ai formaggi fino ad arrivare alla Nutella!
Se si vuole gustare quella vera, occorre andare in uno dei chioschetti che si incontrano per strada e gustarsela quando ancora “sbionta” (scotta).
Gli ingredienti della tradizionale piadina sono semplici e genuini: farina, sale, acqua e strutto, possibilmente quello di Mora di Romagna, un maialino scuro tipico della zona.
I cassoni, invece, sono una variante della piada e il cui nome varia di zona in zona (crescione e calzone i più conosciuti). A differenza della prima, vengono farciti e cotti da chiusi. Ma anche qui la fantasia romagnola stupisce: da un semplice “pomodoro e mozzarella” a ripieni particolari come “gorgonzola, speck, zucchine e noci”, che potete trovare Dalla Lella, piadineria tra le più buone e conosciute del territorio. Un’altra piadina storica ed eccezionale è quella che viene servita al Bar Ilde, situato nell’entroterra.
Molti stranieri quando arrivano a Rimini si chiedono come mai gli italiani mangino così tanta pasta. Forse non hanno mai sentito quant’è buona?
In Romagna i primi piatti sono un “must try” della cucina, soprattutto quando si parla di pasta fresca fatta in casa dalla “zdora” (la casalinga romagnola di una volta).
La sfoglia, fatta con farina e uova, viene tirata con il mattarello sul tagliere. Da qui si realizzano poi i vari tipi di pasta, ripiena e non.
Una piccola curiosità: nel dialetto romagnolo non esiste il termine “pasta”. I primi piatti, in brodo o asciutti che siano, vengono chiamati in genere “mnestra” (minestra) e si dividono in “mnestra sòta” (asciutta) e “mnestra int e’ brod” (in brodo).
Tra i piatti più conosciuti troviamo sicuramente le tagliatelle al ragù di carne e gli strozzapreti. Per assaggiare le migliori tagliatelle della tradizione recatevi allo storico Ristorante Squadrani tra le colline riminesi, oppure andate da La Mi Mama in centro a Rimini.
In molti ristoranti, soprattutto sul mare, si possono trovare anche primi piatti di pesce. Tra i più famosi abbiamo gli spaghetti con le vongole, i tagliolini allo scoglio o la pasta con gamberi e zucchine. Per assaggiare primi piatti di pesce fresco in un suggestivo locale sulla Darsena di Rimini, il nostro consiglio è il ristorante La Prua.
È vero che la pasta riempie, ma non puoi dire di esser sazio se prima non hai mangiato un secondo tipico della zona.
Per quanto riguarda la carne si parla soprattutto di salsicce di maiale, costarelle, braciole e spiedini cotti rigorosamente sulla griglia, come li preparano ad esempio all’osteria La Chiacchiera. Altro piatto di carne conosciuto è il coniglio arrosto o in porchetta e lo si accompagna con patate arrosto e verdure al gratìn (gratinate).
Altri ristoranti a Rimini dove gustare un piatto di carne cotta come si deve, secondo la tradizione romagnola, sono La Esse Romagnola e l’Osteria de Borg, entrambi nel suggestivo scenario del Borgo San Giuliano, uno dei quartieri della città più belli e che mantengono intatta la cultura riminese.
Essendo una città sul mare, a Rimini non mancano i ristoranti di pesce che utilizzano il pescato del giorno stesso. Un esempio è il locale Il Pescato del Canevone del quale non esiste un menù in quanto decidono giorno per giorno cosa cucinare, in base al pesce che arriva alle loro cucine!
Sempre grigliati sono gli spiedini di pesce, soprattutto gamberi, sardoncini e calamari. Branzini, code di rospo e orate vengono invece preparate al forno, condite in modi diversi.
Un altro ristorante raffinato dove fermarsi a mangiare il buon pesce è il Ristorante Club Nautico, che sorge sul porto canale di Rimini.
La Romagna non è famosa per dolci tipici particolari… Eppure tutti rimangono stupiti nello scoprire che qui la ciambella non esce mai con il buco! E non è nemmeno tonda.
La ciambella romagnola, infatti, è distesa e compatta, da tagliare a fette e inzuppare nel vino o da mangiare accompagnandola al caffè. È fatta con ingredienti semplici (uova, zucchero, farina, scorza di limone, latte e burro) e dopo mangiato non guasta mai.
Questo vino rosso corposo viene definito dai romagnoli stessi come uno di loro: è un vino robusto, ruvido a primo impatto ma molto delicato e sincero.
Viene prodotto principalmente dai vitigni della Romagna e ne esistono tre tipologie: Novello, Superiore e Riserva. Il vino Novello è quello che si ottiene con l’uva raccolta e macerata in un tempo abbastanza breve, il Superiore ha una gradazione alcolica minima del 12% ed è commercializzato solo a partire dall’aprile dell’anno successivo alla vendemmia, mentre il Sangiovese Riserva deve essere invecchiato di almeno 2 anni ed ha una gradazione alcolica superiore al 12%.
Come vino è indicato con piatti a base di carni rosse, arrosti misti, salumi e primi piatti con sughi di carne e pomodoro. Ottimo è il suo accostamento al famoso Formaggio di Fossa, altro prodotto tipico romagnolo. Va servito a 18 gradi.
Ora che sapete quali piatti tipici potete trovare in Romagna, non vi resta che organizzare le vostre vacanze e provare i ristoranti che abbiamo nominato: quale saprà farvi innamorare?
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